Noi Che Ci Vogliamo Così Bene. Storie di noi.
Noi Che Ci Vogliamo Così Bene è il mio libro di Giugno. Finito qui, in un paradiso nascosto della Grecia, in un giorno di inizio estate dove il sole scalda la pelle e si fanno i primi bagni della stagione. Libro di Giugno anche se l’atmosfera e la storia che la Serrano racconta rimanda più a stati d’animo autunnali, quando tutto si rallenta e l’unico viaggio che resta da vivere è quello del cuore o della testa. Alle volte il viaggio, cuore e testa, lo fanno insieme.
Nelle scrittrici sud americane ritrovo sempre quel giusto mix di passionalità e tristezza che nessun altra popolazione ha. Una nostalgia per un qualcosa di inarrivabile, irraggiungibile. Noi Che Ci Vogliamo Così Bene è proprio così: triste e passionale. Triste MA passionale. Pieno, rotondo, doloroso. Come il corpo di una donna. Le donne. Le donne sudamericane.
La Serrano è sempre maestra nel raccontare il labirinto femminile e anche questa volta racconta La Donna attraverso le sue quattro protagoniste: Maria, Sara, Isabel e Ana. Storie di donne. Storie di noi. Noi Che Ci Vogliamo Così Bene.
Bello bello.